- 22 Giugno 2021
- Postato da: Luca Bruzzo
- Categoria: Notizie
Dopo l’elaborazione da parte del Governo Draghi del PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si è discusso molto su quanti fondi saranno destinati all’agricoltura sostenibile e all’economia circolare. Sempre troppo pochi secondo molte fonti, addirittura sarebbero stati ulteriormente abbassati con il passaggio dal Governo Conte a quello Draghi (da 3,4 miliardi iniziali a soli 2,1).
Perché è così importante sostenere e finanziare l’economia circolare?
La nostra economia si basa su un processo produttivo lineare composto da 3 fasi: PRODUCI – USA – GETTA.
Le conseguenze le riscontriamo nei seguenti dati:
• 100 miliardi sono le tonnellate di materie prime consumate in un anno in tutto il mondo;
• solo il 9% è di queste materie prime sono riutilizzate nel ciclo produttivo.
L’economia circolare invece ha come obiettivo quello di riconvertire il ciclo produttivo per ridurre al minimo gli sprechi abbattendo a zero l’impatto ambientale.
Questo concetto implica condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo, estendendo il ciclo di vita dei vari materiali e riducendo i rifiuti al minimo.
Prendendo ad esempio la plastica, solo il 15% viene riciclato, il 25% è sottoposto a recupero energetico e il 60% finisce in discarica. L’obiettivo dell’economia circolare è reintrodurre questo 60% di plastica nel ciclo economico, generando ulteriore valore.
Come può ognuno di noi, nel proprio piccolo, sostenere un’economia ad impatto zero? Esistono tanti piccoli accorgimenti che, se attuati da sempre più persone, possono fare la differenza! Vi proponiamo alcuni esempi pratici:
- riutilizzare i rifiuti organici e gli scarti alimentari come fertilizzante per le piante;
- provare a far riparare un elettrodomestico rotto invece che buttarlo e comprarne uno nuovo;
- rimettere in circolazione vestiti, libri e altri oggetti che non usiamo più invece che buttarli, scaricando per esempio app apposite o recandosi presso i mercatini dell’usato;
- se si è in fase di costruzione/ristrutturazione di una casa prediligere materiali ecologici, ed utilizzare anche materiali di scarto, come detriti, macerie, legno e altro.
La nostra realtà lavorativa si base esclusivamente nel dare una nuova vita a prodotti di scarto, come la fibra di cellulosa e la lana di vetro, che sono il risultato del riciclo di carta e vetro. Questi materiali sono utilizzati come isolante termico nelle intercapedini e nel sottotetto e contribuiscono a mantenere l’abitazione più calda in inverno e più fresca in estate. La conseguenza di questo intervento è il minor utilizzo del riscaldamento e dei condizionatori, che sono la principale causa di inquinamento atmosferico da CO2.
Ed ecco come MB Energia da vita ad un’economia circolare:
utilizziamo materiale di scarto per isolare termicamente gli edifici;
la durata dell’insufflaggio è quanto quella dell’edificio stesso;
l’isolamento contribuisce a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’aria.